Nonostante siano ormai anni che vivo in quel di Bologna, tutt’ora mi capita di trovarmi nel centro di una conversazione e usare qualche piemontesismo (ormai italianizzato) che i miei amici bolognesi non capiscono… quindi, anche se con un po’ di ritardo, ecco una breve lista di quello che spesso dico e che non viene normalmente capito:
- gadàn, gadano: sciocco, inconcludente.
- badola: stupido, citrullo.
- picabale: rompicoglioni, tignoso, fastidioso. Letteralmente ‘becca palle’
- pisa pi curt, piscia più corto: racconta meno balle, tiratela di meno.
- dé il bleu, dare il blu: abbandonare, lasciare, scappare
- del pento, del pentu: che non vale nulla, malfatto, inadeguato. letteralmente ‘del pettine’
- fé flanela, far flanella: pigrire, fare il pelandrone, oziare.
- fé schissa, far schissa: non presentarsi, dare pacco, non andare a scuola o al lavoro senza una scusa plausibile
- gaute la nata: fatti furbo.
- sté da pocio, sta come un puciu: star bene, star comodi, coccolati. (ndr: il puciu è il pulicino)
- fafiuché: parolaio, persona che parla tanto e fa poco. letteralmente ‘fa nevicare’
- dis’ciucte, disvite, disgaute: svegliati. (ndr: il ciuc è il cesto sotto cui crescono i pulcini. disciucte quindi ha un significato di esci dalle sottane)
- bugia! buite!: muoviti
- original, originale: strano, matto, sgradevole
- sgjai: schifo viscido
- scher: schifo ruvido
- sagrin: dispiacere, pensiero
- piciu, picio: coglione, cazzone
- stupa, stuppa: sfiatata, noisa, inconcludente
- bogia nen!: tieni duro, rimani concentrato sull’obiettivo (e non posapiano, ragazzi, la storia è diversa)
- per la punta d’un pluc sant’la bala d’un poj: per il rotto della cuffia (letteralmente per la punta di un pelo sulla palla si un pidocchio)
- avanti Savoia: forza e coraggio
- barot, barotto: campagnolo, grezzo.
- blagheur: vanitoso, che si da arie, sbruffone
- lajan, laiano: pigro
- rabadan: roba inutile, senza valore
- piatola, piattola: persona che si lamenta, lagna
- patelavache: persona grezza, grossolana. letteralmente ‘picchia mucche’
- sbalucà, sbaloccato: sbalordito, esterefatto, scioccato.
Potrei usarne altre, meno frequentemente…. mi riservo il diritto di aggiornare la lista (e gli amici sabaudi sono caldamente invitati a correggermi e o a fare aggiunte qui e lì)